DIAMO VOCE ALLA STREGA DELLE FAVOLE.
Laboratorio di messa in voce di una favola in Lingua dei Segni
Per iniziare il laboratorio, e lasciare tutte le fatiche, i pensieri e il quotidiano, lavoreremo con la musica sul corpo, attraverso l’esperienza del conctact e dello specchio cercheremo di staccare la spina della mente.
Raggiunto un buon livello di riscaldamento passeremo all’argomento dell’incontro.
Per questo laboratorio ho pensato di preparare una dispensa: un dizionario dei segni che vengono usati nella favola che ho scelto.
Ci sarà una prima visione senza traduzione, con l’obiettivo di condividere con i partecipanti cosa hanno percepito.
Si passerà alla seconda visione con la mia interpretazione.
A turno lavoreremo sul trasformare il segno in voce, capire come interpretare le espressioni del viso in sfumature vocali!
Conduce: Roberta Pesenti (Interprete LIS e Performer)
DOVE: TeatroInBolla – Via A. Moro, 19 Cascina Dugnana Pioltello (MI).
QUANDO: 20-21 Maggio 2017
COSTO: 60 euro
(Sconto 10% per i soci di TeatroInBolla)
Per informazioni:
info@taetroinbolla.org
335-7906513
ROBERTA PESENTI: Socia onoraria di TeatroInBolla. Diplomata al III Livello Lis, presso l’Ente Nazionale Sordi di Milano. Diplomata come Assistente alla comunicazione ed Interprete Lis presso l’Accademia Europea Sordi di Roma.
La sua storia è incominciata con la forte sensibilità e delicatezza legata al suo apparato uditivo, che l’ha portata a cercare una strategia altra per capire i vari interlocutori che si rivolgevano a lei. Si è imbattuta nei corsi di Lingua dei Segni, per caso, sentendo il racconto di una sua amica.
Ha sentito che era la sua strada proprio a partire da questa sua situazione personale. Negli anni ha lavorato come educatrice in vari contesti: comunitari (nuclei monoparentali), domiciliare (disagio sociale e familiare) e scolastico (DSA), ma era sempre alla ricerca di qualcosa che le appartenesse. Ecco la scelta di diventare Interprete Lis, di imparare la Lingua utilizzata dalla comunità sorda cercando possibili orizzonti in cui poter utilizzare questa Lingua visiva, non esclusivamente allo scopo di tradurre la lingua parlata ma anche come un mezzo di espressione delle emozioni che l’arte e la musica possono suscitare.