TeatroInBolla e Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano: la Teatroterapia nelle Comunità di riabilitazione psichiatrica.
La Teatroterapia, grazie all’Associazione Culturale “TeatroInBolla” fondata e presieduta dal Teatroterapeuta Salvatore Ladiana, è entrata anche all’interno delle comunità di riabilitazione psichiatrica. Attraverso la collaborazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di MIlano, nel 2013 si è svolto un laboratorio quadrimestrale di Teatroterapia che ha coinvolto ospiti e operatori della Comunità Cascina Cantalupa. Un percorso che ha dato i suoi frutti e che ha lasciato anche un vuoto incolmabile al termine dell’esperienza. Un progetto caratterizzato da una delle prerogative di TeatroInBolla, ossia il “gruppo aperto”. La non rigidità nel mantenere il gruppo e la garanzia di fuoriuscirne o accettare chiunque ed in qualsiasi momento, è stato il vero valore aggiunto di tutta l’esperienza, che ha portato anche ad una Transizione Teatrale aperta al pubblico, riscuotendo un enorme successo di partecipazione e coinvolgimento. “Inizialmente ho partecipato agli incontri con non poche difficoltà, perchè venivano improvvisati esercizi sempre nuovi e diversi” (commenta, S. 33 anni uomo), “ma col tempo mi sono assimilato al gruppo benissimo”. L’approccio iniziale è un momento fondamentale, in quanto occorre l’accettazione del gruppo ed il riconoscimento del conduttore. “Non avevo un’idea ben precisa del laboratorio di Teatroterapia” (aggiunge P. 28 anni uomo), “anche se mi ero immaginato qualcosa come lo svolgimento di passi di danza, eseguiti in modo dolce, semplice e leggero. Ho trovato poi movimento corporeo, espressioni facciali e soprattutto mettersi in gioco, cosa assolutamente non facile in questo contesto. Mi sono abituato a stare con gli altri, mettendo via sempre di pù la timidezza ed aprendomi maggiormente”. A volte il non sapere cosa poter trovare in un laboratorio di Teatroterapia condotto dall’Associazione TeatroInBolla, può divenire la vera forza trainante per il successo individuale e di gruppo. “Non avevo aspettative significative” (ribadisce S. 41 anni uomo), “volevo ridere e far ridere, e invece ho trovato una fatica che aumentava di incontro a incontro. E’ stata la sincerità che mi ha reso sereno nel gruppo”. Arrivare al cambiamento, alla tras-form-azione è l’obiettivo principale di un percorso di Teatroterapia e questo spesso comporta sacrifici e coinvolgimenti emotivi. “Ho capito che in un gruppo occorre andare avanti e sudare, e farsi un pò il mazzo!” (interviene S. 48 anni donna), “Ho capito che solo così ci si avvicina ad un traguardo che per me è ormai sinonimo di Bolla”. Arrivare alla trasformazione ed essere finalmente attori di se stessi.