Teatroterapia (d’Avanguardia): una rivoluzione interiore
Teatroterapia (d’Avanguardia): una rivoluzione interiore.
Nota a conclusione del percorso di Teatroterapia.
Percorso evolutivo personale, partendo dal “Io sono quella che sono”, consapevolezza da me acquisita nel precedente percorso.
Io oltre me
Io sono quella che sono, al di fuori di questo limite angusto che mi definisce tale. Io non sono nelle trame di un destino, non sono nel tarlo di un pensiero, nella paura di un abbandono, di un rifiuto o di un abbraccio mancato. Tutto ciò è quello che io non sono.
Io sono nelle tracce del vento che mi sfiora e continua la sua corsa, lasciando su di me la sensazione di ciò che potrei essere io senza i limiti del “sono quella che sono” Io sono il divenire fluido e consapevole, non una statica affermazione di essere.
Non corri senza gambe, non afferri senza mani, non vedi senza occhi, ma per essere la tua essenza e liberarla dagli schemi ti occorre solo il respiro e un tempo di vita per poterlo fare. Cercati tra le foglie degli alberi, tra i cespugli di rose, tra le pagine sfocate del diario del tempo passato o perduto perché sprecato, non avendolo vissuto nell’unico modo che poteva dargli un senso.
Cercati nei tuoi momenti di consapevolezza, quando hai percepito una diversa via e hai cercato di imboccarla. Non l’hai persa, l’hai solo smarrita. Forse non eri pronta, ma è ancora là, dove è sempre stata perché tu possa ritrovarla.
Ti sei persa nelle cose che ti hanno fatto male e ti sei nascosta dietro assurde e mendaci affermazioni di te: “sono quella che sono”, come dire i miei limiti sono me, mi rappresentano. Non è così. Lo sai bene, quando in un suono indistinto percepisci il filo della sua armonia, o nel lampo saettante intravedi la scia del suo divenire.
Lo sai bene, quando nel buio il colore della tua anima ti illumina la via, o quando il suo calore ti protegge da spifferi gelidi di tanta pochezza e la sua armonia ti consola nella tristezza e ti fa vibrare nella gioia di un
momento. Non abbandonarla, abbandonati, lasciati andare alla tenerezza e all’amore. L’amore fa male solo se lo vuoi costringere in limiti e gabbie che non gli appartengono.
Muori e rinasci: trasformati e porta questa tua metamorfosi nel mondo di tutti i giorni.
Commento personale in relazione a come ho vissuto l’esperienza di TeatroTerapia e motivazioni che mi spingono a proporre tale percorso ad altri.
Teatroterapia è uno strumento per rimodulare i ritmi del proprio essere nel mondo esterno attraverso la propria melodia interiore. Questa è solo una mia opinione, personale tanto quanto l’esperienza da me vissuta: penso però che, oltre a poter essere una visione accettata e condivisa da chi come me ha intrapreso lo stesso percorso, possa anche essere accettabile come motivazione per coloro che vorranno, anche solo per curiosità, provare e sperimentare in prima persona.
Non si può giudicare ciò che non si conosce, sarebbe corretto lasciare almeno il beneficio del dubbio su ciò che viene detto al riguardo, perciò, sempre con riferimento alla mia personale esperienza, mi sento di affermare che “gli effetti” di un percorso di
Giuliana Verde durante un training
TeatroTerapia valicano i limiti temporali di un incontro, innescano dinamiche diverse, aprono su nuovi orizzonti di consapevolezza che vanno a incidere sul nostro quotidiano, fino a stravolgerlo con una diversa filosofia di vita. TeatroTerapia rende consapevoli del proprio esserci come corpo, attraverso un movimento libero e finalizzato alla conoscenza delle espressioni dello stesso, il resto del percorso lo fa la persona, se tale è la sua esigenza.
La Trasformazione, mediata dal corpo, coinvolge il pensiero, sradica la mente dagli schemi e rivitalizza il comportamento. Teatroterapia nella sua massima espressione apre ad una rivoluzione interiore, che porta al tradimento di un vissuto quotidiano ghettizzato e ripetuto, per sorprendersi della possibilità di poterlo vivere in mille sfumature, diverso e consapevole, dando senso e significato al tempo del vissuto.