Teatro DENTROLa Terapia d’Avanguardia di Salvatore Ladiana tra detenzione, inclusione e creatività

Salvatore Ladiana presenta la sua attività come Teatroterapia d’Avanguardia e fa forza sulla vocazione inclusiva dei suoi laboratori. Presentandosi usa parole molto convincenti dichiarando la sua concezione della pratica teatrale come la giusta cornice per esaltare la diversità, ogni diversità.
La pratica laboratoriale si sviluppa in una azione di creatività collettiva che Ladiana definisce omogenea e simbiotica, finalizzata al raggiungimento “dell’Altro e non dell’Io”. Altro concetto caro a Ladiana è quello di Extra-quotidianità che il teatro detentivo trasforma in una possibilità di slancio affettivo, vera e potente motivazione per la pratica creativa e determinante per l’evoluzione della persona. La pratica della Teatroterapia permette di aprire una via di fuga al detenuto, una fuga dalla sua quotidianità alienante e depressiva a causa della ripetizione quotidiana di gesti e protocolli senpre uguali e spersonalizzanti.
Una parziale medicina per alleviare i sintomi della detenzione è quindi, secondo il teatroterapeuta Salvatore Ladiana, la creatività praticata con la consapevolezza della propria diversità, che permette di costruire un sistema comunicativo aperto e quindi salvifico. La contrapposizione emotiva, immaginata in un contesto dualistico di contrapposizioni fisicamente concepite, innesca un processo di cambiamento, che è necessariamente scarto dalla normalità e quindi atto creativo interno che rende liberi.
IMG_0831Questo è il pensiero di Salvatore Ladiana definito come “strategia estetica” che concepisce l’opera d’arte come il punto di arrivo di un percorso che, attraverso il gesto creativo, porta alla consapevolezza di se stessi e del proprio vissuto, arrivando alla “strategia etica” della Tolleranza che apre le porte della riabilitazione.
Molto di più si può leggere sul sito di Salvatore Ladiana e al seguente link: www.TeatroInBolla.org 
( a cura della redazione di Detenzioni.eu )